2/24/2016

Uscite Discografiche Febbraio 2016

Porches - Pool: buon cambio di direzione verso un synth-pop metropolitano - 7
Love The Unicorn - A Real Thing: buon indie pop made in Italy - 6.5
MONEY - Suicide Songs:
diverso dall'esordio, ugualmente bello. Forse ancora di più. - 7+
Charlie Hilton - Palana:
esordio ok per la leader dei Blouse. - 6.5
Big Cream - Creamy Tales:
debutto di revivalismo indie/alt '90s per i bolognesi - 6/7
DIIV - Is the Is Are:
2-3 pezzoni, per il resto disco di transizione meno d'impatto rispetto all'esordio - 7-
Charlie Puth - Nine Track Mind:
oscenità pop/pseudo soul. 3
Rihanna - Anti:
la metà del disco più coraggiosa non è male, il resto è la solita spazzatura - 5/6
Wet - Don't You:
esordio art pop/ r&b anni 90 inferiore alle aspettative. - 5/6
Brothers In Law - Raise:
più corposo e curato dell'esordio ma nel complesso leggermente inferiore. - 6/7
Chairlift - Moth: pop sempre più cristallino per Caroline & co. - 7
Dream Theater - The Astonishing:
ennesimo inutile sfoggio di megalomania - 5
J Churcher - Yesterday EP:
solo tre tracce, ma tutte belle. JAMC+80s+MazzyStar+tanto altro. - 7
Bloc Party - Hymns:
qualche segnale positivo, ma la discesa verso gli abissi continua - 5-
Florist - The Birds Outside Sang:
fragile indie pop da cameretta.  6/7
Sia - This Is Acting:
sulla scia del successo (finalmente) raggiunto. - 5/6
Ulrika Spacek - The Album Paranoia: buon disco psy-rock ma manca la personalità distintiva - 6.5 

I Cani - Aurora: in ripresa con svolta prettamente cantautorale.  - 6.5
Kevin Gates - Islah: trap-rap cattivo e zarro. Ha i suoi momenti ma anche tutti i limiti del genere - 6-
Old Man Canyon - Deliriuminnocuo psy-pop. 6+
Roly Porter - Third Law: ottima elettronica oscura e sinistra tra droni, ambient e industrial - 7
Basement - Promise Everything: discreto rientro sulle scene per gli emo-kids - 6+

High Highs - Cascadesla titletrack è ottima, ma nel complesso è inferiore al precedente - 6+
Ty Segall - Emotional Mugger: disco ok, ma non uno dei suoi migliori - 6.5
Tuff Love - Resort : discreto indie che difficilmente andrà troppo lontano - 6+
Molly Drag - Tethered Rendering : buon narco-pop tagliato dream-lo-fi - 7-
Marlene Kuntz - Lunga attesa: non fanno un disco veramente bello da quindici anni. Questo non cambia le sorti - 5/6
Sorge - La Guerra di Domani: Clementi regala sempre brividi. - 6/7
Suede - Night Thoughts : secondo bel disco dopo il ritorno sulle scene. Non è da tutti. 7-
The Prettiots - Funs Cool: piuttosto infantile, a tratti piacevole con il cervello spento: 6-
Turin Brakes - Lost Property: pigro e prevedibile - 5.5
Foxes - All I Need: secondo, mediocre, disco per la cantante pop inglese. - 5+
Chthe’ilist - Le dernier crépuscule : la prima bombetta metal del 2016 è questa, from Quebec - 7
Seafret - Tell Me It's Realpop rock decisamente polite, fondamentalmente noioso. - 5+
Field Music - Commontime: migliore degli ultimi, ma per quanto impeccabili non riescono mai a convincere del tutto - 6+
Dade City Days - VHS: buon dark-pop dalle tentazioni shoegaze. - 6.5
Elton John - Wonderful Crazy Night: ennesimo disco trascurabile. Una paio di bei pezzi. - 6
The Cult - Hidden City : formula da troppo tempo obsoleta. - 5/6
Emma Pollock - In Search of Harperfield : assolutamente riuscito nella sua classicità - 6/7
Sunflower Bean - Human Ceremony: nulla di trascendentale ma esordio decisamente piacevole - 7-
The Jezabels - Synthia: inferiore all'esordio ma nettamente migliore del precedente. 6.5
Flowers - Everybody’s Dying to Meet You : purtroppo è un po' deboluccio questo sophomore degli indie poppers inglesi - 6Future - EVOL: iperprolifico e ipertamarro, ma continua a sfornare discreti dischi. - 6.5
The Cult - Hidden City : destinato solamente ai fan della storica band inglese - 5/6
Promise & The Monster - Feed the Fire: buone strutture tra indie, dreampop e folk. - 6.5
Kanye West - The Life Of Pablo:
tanta fuffa di contoro. 2-3 pezzoni e produzione top ma il disco è un mezzo pasticcio - 6/7
Memoryhouse - Soft Hate:
altra occasione persa per un nome di punta della scena dream-chillwave di inizio anni dieci - 6
Junior Boys - Big Black Coat;
ottimo ritorno dopo due album trascurabili - 7-
Lissie - My Wild West:
anonimo e canonico pop-rock nella terza prova della giovane americana. - 6-

Ra Ra Riot - Need Your Light: sempre più irritanti... - 4+
Pinegrove - Cardinal : bell'esordio a cavallo tra indie rock '00s, alt-country e attitudine emo-punk - 7
Salmo - Hellvisback: nell'underground c'è roba più interessante ma come rap "da classifica", oggi, non ha rivali. - 6.5
Jack Garratt - Phase: atteso esordio. Dal vivo è una bomba, su disco ha qualche limite in più - 6

Seth Bogart - Seth Bogart : kitsch, stupido, terribilmente '80s e il più delle volte funziona - 6/7
LNZNDRF - LNZNDRF: il tocco dei Devendorf si sente: panorami psy-dream-postpunk tra il già sentito e l'affascinante - 6.5
Animal Collective - Painting With: delusione... i migliori AC sono un lontano ricordo. - 6+
Wolfmother - Victorious: dieci anni fa ci stavano, oggi proprio non se ne sente la necessità. Soprattutto di un disco così - 5Postiljonen - Reverie: un deciso passo indietro rispetto al bell'esordio - 6
CHINAH - Once The Lights Are On EP : buon EP di art pop/r&b. Nulla di nuovo, ma è ben fatto. 6/7

Sioux Falls - Rot Forever : emocore con i suoi bei momenti ma troppo fedele ai crismi del genere - 6
So Pitted - Neo: una bella botta noise-punk. - 6/7


3 comments:

Unknown said...

Mah, non riesco capire questo esterofilismo. Sono usciti album bellissimi come quello di Noemi, l'ho acquistato ed ascoltato attentamente, personalmente le trovo musicalmente ricche di sfumature e mature. Per lei hanno scritto persone ed artisti di calibro come Fossati. Non so è sempre necessario commentare Rihanna, o meglio è giusto farlo ma tralasciare lavori italiani è addirittura offensivo. Beh complimenti
Evviva anche la musica italiana

Unknown said...

Mah, non riesco capire questo esterofilismo. Sono usciti album bellissimi come quello di Noemi, l'ho acquistato ed ascoltato attentamente, personalmente le trovo musicalmente ricche di sfumature e mature. Per lei hanno scritto persone ed artisti di calibro come Fossati. Non so è sempre necessario commentare Rihanna, o meglio è giusto farlo ma tralasciare lavori italiani è addirittura offensivo. Beh complimenti
Evviva anche la musica italiana

zago said...

Ciao, nella lista ci sono almeno 8 album italiani ;)